In Cronaca di una città assoluta protagonista è la gente di Rètimno, nell’isola di Creta. La città natale dell’autore è ritratta alla maniera di una natura morta nel periodo seguito alla fine della prima guerra mondiale e dopo lo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia, nel 1923.
Davanti agli occhi del lettore sfila una carrellata di tipi umani: artigiani, commercianti, contadini, greci e turchi, musulmani e ortodossi, che compongono il cuore di una città (ma anche di un Paese intero) in cui il vecchio è scomparso ma il nuovo appare ancora sotto le spoglie minacciose dell’ignoto.
Quello di Prevelakis è un piano sequenza di grande impatto, che ci ricorda che anche le città hanno una biografia impressa negli edifici, e nelle storie degli uomini e delle donne che le abitano o le hanno abitate costituendone l’essenza più pura.
«Cronaca di una città è un ricco panorama della città natale dell’autore, Rètimno, (…) brulicante di vividi personaggi. (…) In molti punti di Zorba il Greco Kazantzakis ha seguito le orme del suo conterraneo Prevelakis.»
— Roderick Beaton
An Introduction to Modern Greek Literature